domenica 27 marzo 2011

La prima vera pedalata di stagione

Finalmente la stupenda giornata di Sabato ha coinciso con la prima vera pedalata di stagione.
Dopo il ritrovo a Capolago l'obiettivo di giornata è i SetteTermini, una bella salita sopra il luinese che sovrasta da una parte Grantola e dall'altra Cugliate Fabiasco. Stupenda da fare in quest'inizio di stagione perchè molto regolare senza mai strappi impegnativi, utile quindi per allenare senza strapazzare gambe e fiato.

Un bel gruppetto di atleti Varese Triathlon lungo la Valcuvia e fino alla cima dei SetteTermini si è poi diviso una volta ridisceso in Valganna per fare a seconda del tempo e della voglia disponibile diversi percorsi per il rientro.
Io ho chiuso il mio giro con la compagnia di Fabiano e l'inaspettata compagnia di Maurizio e Matteo trovati sulla strada per Bedero mentre ce la cazzeggiavamo alla grande...un buon incentivo per continuare fino a casa a pedalare con "impegno"!

Il piede continua a disturbarmi, il fastidio è continuo e costante e mi ricorda la sua presenza anche mentre sono sui pedali.
Ormai la visita è d'obbligo, è necessario e opportuno sapere qual'è l'origine del male e procedere con le contromisure per ricominciare quanto prima possibile ad allenarmi bene e intensamente per l'inizio della stagione. sono fiducioso ma ho paura di dover fare una pausa forzata abbastanza lunga dalla corsa!Spero che almeno mi concederà l'uso della bicicletta perchè altrimenti se mi rimane solo la piscina sarà una tragedia!

giovedì 24 marzo 2011

Il nuoto del Mercoledì

Ieri sera consueto appuntamento tra le corsie della Robur per l'allenamento di nuoto della squadra. Grazie alla supervisione del nostro coach Silio ecco nel dettaglio il lavoro:

- 400m riscaldamento
- 2x (4x25m) gambe
- 10x50m SL ripartenza 55''
- 5x200m SL ripartenza 3'15'' - 3'30''
- 6x50m SL ripartenza 55''
tutte le serie intervallate da 100m relax

Sensazioni non tanto positive e fatica immensa, sia per il caldo insopportabile dell'acqua e dell'ambiente in piscina e per l'incapacità da qualche mese a questa parte di avere miglioramenti di alcun genere in acqua, bisogna che cominci a lavorare con molta attenzione sulla tecnica!

martedì 22 marzo 2011

Una serie di piacevoli coincidenze

Fonte: blogscienze.com
Quando la sorte si accanisce contro di te, non puoi fare altro che sorridergli e aspettare che si stanchi di romperti le scatole! Passato il primo giorno di sbornia post maratona, nessun problema muscolare di sorta ma un continuo e costante male/fastidio al piede destro ha cominciato a turbare le mie notti e soprattutto le mie giornate. Con il passare dei giorni il male non ha accennato ad andarsene ma, si è limitato a diminuire quel tanto che è bastato per farmi camminare come una persona normale. Arrivato verso la fine della settimana passata la speranza era quella di cominciare a vedere un netto miglioramento nel piede, in realtà ho avuto il piacere di godermi l'avvicendarsi del male al piede con un godurioso raffreddore condito da leggera influenza che ha spezzato ogni mia velleità verso qualsivoglia tipo di allenamento.
Ora, sugli strascichi di questa leggera influenza con otturazione nasale e auricolare, mi godo il riacutizzarsi del male al piede che forse sta solamente dicendomi "ciccio mio scordati di andare a correre la Stramilano domenica se vuoi gareggiare tra Aprile e Maggio" ma che per ora rimane inascoltato, quantomeno fino all'ultimo momento disponibile per dare forfait alla competizione...domenica mattina!

venerdì 18 marzo 2011

Pedalo, si, ma il male resta!

Speravo che la pedalata pomeridiana mi aiutasse a smaltire un po' del fastidio residuo al piede destro ma a quanto pare non ha fatto altro che aumentarlo. Questo non può che confermarmi la natura tendinea e infiammatoria del male e con buona probabilità va a quasi a certificarmi una favolosa fascite plantare con conseguente giramento di maroni!

La mappa del percorso di oggi

Il giro iniziato con Fabiano, l'ho concluso in solitaria, facendo una seconda volta il giro del lago perchè il mio alleato è stato sconfitto da una brutta tosse che non gli da tregua ormai da più di una settimana e dopo un paio di strappi a buona velocità con cambi regolari abbiamo abbandonato ogni tipo di velleità.
Concludo comunque soddisfatto per una brillantezza di gamba insperata dato il periodo e le pochissime uscite sulle due ruote, ma altrettanto infastidito dell'acutizzarsi del male al piede. A questo punto programmo una bella visita e mi dedico allo stretching del piede che, a quanto pare sia un toccasana e un ottimo rimedio, oltre che prevenzione per questo tipo di infortuni.

Lo spettro della fascite

Archiviata definitivamente la pratica maratona, sono ancora alle prese con i fastidi al piede destro. La primissima ipotesi microfrattura (basata sui dolori allucinanti, il gonfiore e i versamenti) è del tutto scongiurata visto che cammino beatamente senza troppi inghippi sulle mie gambe, inizia però ad aleggiare lo spettro della fascite plantare. I sintomi ci sono tutti, localizzati e perfettamente coincidenti con i sintomi descritti dai vari sofferenti il problema.
Fonte: www.gsdamatoricaserta.com
Io continuo imperterrito la mia cura di voltadol che per ora mi ha mitigato notevolemente i vari fastidi. Oggi proverò anche un'uscita in bici per vedere se anche sotto sforzo ho fastidio oppure non mi tormenta del tutto; in piscina a parte i problemi di spinta dopo la virata nessun problema di sorta, sono quindi fiducioso del completo recupero per i prossimi giorni, confidando che non si tratti di fascite, altrimenti mi toccherà una sosta dalla corsa ben più lunga e che forse mi costringerà anche di saltare la Stramilano, speriamo di no!

domenica 13 marzo 2011

Sbagliando si impara, correndo 42k si fa una fatica bestia!

Pioggia, buio, pioggia, cazzate, pioggia, due brioche posse dell'autogrill, pioggia...insomma a parte Fabiano si capisce che un'altra compagna di viaggio è ben presente per tutta la strada fino a Brescia.

Il ritiro pettorale è una formalità condita solamente da un'aria polare che si infila in ogni pertugio dei vestiti e che rischisa di congelarmi ancora prima di partire. Dopo un breve cazzeggio al bar mi infilo nella tenda spogliatoio per prepararmi alla mia prima maratona. La tensione è praticamente nulla, forse anche perchè non mi aspetto nulla dalla gara, se non arrivare fino al traguardo senza morire prima. Uscito dalla tenda e guardandomi intorno comincio a realizzare (anche se certo non avevo dubbi), che sono un runner anomalo, troppo deformato dalle abitudini triatletiche come il porta chip alla caviglia e il numero in vita, ma c'è una cosa che ancora di più mi fa guardare con sospetto da quasi tutte le persone che ho intorno...le mie fide zoot ultra race! Eh già, visto il tempo piovoso e i piedi belli fiaccati non poteva cascare scelta migliore di quella di correre con le mie scarpette preferite, le mie scarpette di cristallo!

Ormai il tempo per prepararsi è agli sgoccioli e così mi muovo verso la zona di partenza, tranquillo come se stessi andando a fare la mia terza colazione, mi infilo nella mia zona di partenza e aspetto chiaccherando con Fabiano lo sparo. Passano un paio di minuti e bum mi ritrovo catapultato nella mia nuova avventura! La partenza è completamente diversa visto il ritmo ben più blando rispetto a tutte le altre gare podistiche a cui ho partecipato così mi lascio sfilare dai più veloci partecipanti alla Mezza e alla 10k e continuo imperterrito al mio blandissimo ritmo.
Il passaggio al 5° è veramente una penuria se penso al personale sulla distanza ma porca zozza devo ricordarmi che sto correndo una maratona così non me ne preoccupo e cerco di tenere un ritmo costante senza strappi. Idem per il passaggio al 10° che si fa più veloce e decisamente più vicino al ritmo che alla viglia ritenevo ideale, intorno ai 4e40 al mille. Le gambe, a parte un fastidioso indurimento del polpaccio destro (residuo della LMHM di settimana scorsa), girano bene e senza problemi di rilievo, i piedi dolgono ma non più del necessario e così tengo un ritmo ottimo che spinge alla metà gara con l'ottimo tempo di 1h41m40s. Mi sento bene e penso di poter forzare un pochino, nella mia testa l'idea è di conservare più energie possibili fino al 30° e poi sparare tutte le cartucce rimaste. Peccato non aver fatto i conti con il vento contro!
Dal passaggio alla mezza fino al 25km mi sento da dio, spingo e tengo un 4e15 al mille che mi fa superare una marea di atleti, gli acciacchi e i fastidi vari sembrano attenuarsi, mi nutro correttamente e nei tempi giusti, senza però rendermi conto che il vento contrario mi fa fare il doppio della fatica infatti, arrivato al 28° comicio a pagarne le conseguenze, mi obbligo a guardare per terra e a proseguire senza fermarmi mai, nemmeno ai rifornimenti, ma al 30° non ce la faccio e mi fermo per bere con calma i sali. Puntuale, la ripartenza è mortale. Gambe dure e legnose, schiena sofferente e piedi doloranti, so di aver fatto una cazzata ma ormai non ci posso fare niente. I km successivi sono i più faticosi, ogni km devo "passeggiare" per 100-200m perchè ho male alle gambe, al 34° supero il cavalcavia dell'autostrada manco fosse l'everest e non riesco a lascirmi andare nella discesa per paura di stamparmi a mò di tappeto sull'asfalto.
Da qui in avanti è sofferenza allo stato pure, una specie di via crucis che mi fa perdere tempo, energie fisiche e mentali e anche un po' di voglia, ma sono molti gli atleti che sorpassandomi mi offrono aiuto e parole di incoraggiamento così mi trascino fino all'ultimo km dove mi obbligo a correre e a portare le chiappe oltre il traguardo pur sembrando negli ultimi metri, grazie alla corsa a gambe tese, un papero gigante! Ma chissenefrega, le mie chiappe sono oltre il traguardo della mia prima Maratona...evvai!!


Un grazie di dovere a Fabiano che mi ha accompagnato nonostante il tempo di cacca e nonostante la partenza all'alba (anche se era già sveglio dalla sera prima!). Un grazie al mio prezioso portafortuna che ben nascosto ha scampanellato per tutti i 42,2km facendomi correre alla grande!

venerdì 11 marzo 2011

Aggiornamento

Ufficializzata finalmente la mia partecipazione alla Brescia Art Marathon, con tanto di numero di pettorale, numero 260. Ieri sera è arrivata confera scritta dall'organizzazione, a questo punto non mi resta che correre!
Previzioni meteo disastrose, ma almeno non avrò problemi a detergermi il sudore dalla fronte, casomai dovrò provvedere a fornirmi di tergicristallo per spazzare l'acqua da davanti agli occhi.


Ecco cosa mi fa godere al solo pensiero di partire alle 5e30 da casa domenica mattina - Fonte: ilmeteo.it

giovedì 10 marzo 2011

L'avvicinamento

Mancano poco meno di 3 giorni alla partenza della mia prima maratona. Ancora sono sotto l'effetto dei postumi della mezza maratona corsa Domenica sulle sponde del Lago Maggiore, i miei piedi continuano ad urlare vendetta per la miriade di fiacche e vesciche che ne decorano buona parte della superficie. Non nego che questo mi provoca notevoli fastidi oltre che fisici, anche psicologici perchè il timore è quello di avere parecchi problemi proprio per queste vesciche già dai primi km della maratona. Naturalmente la grossa preoccupazione è quella di finire con i piedi in uno stato pietoso (anche se più che preoccupazione è quasi una certezza!).
Anche a causa di questi problemini, per tutta la settimana ho deciso di azzerare completamente i mie allenamenti di corsa, cercando di recuperare una camminata normale il più presto possibile...sono a buon punto ma non ancora al top. Unico allenamento della settimana è stato quello di ieri sera tra le corsie della robur, completato per metà insieme alla squadra. Riscaldamento, esercizi, un 600m Pull buoy e un 5x100m SL, niente di che, ma quel tanto che basta per tenere fiato e muscoli all'erta.
Domenica la peartenza da casa sarà di buon mattino, non più tardi delle 5e30, visto che il ritiro pettorali è fissato abbastanza all'alba, sarà un viaggio carico di tensione e di attesa, tanta ansia nella speranza di portare bene a termine questo nuovo azzardo. Mi faccio da solo un in bocca al lupo!

martedì 8 marzo 2011

R.I.P.

Riposa in pace il mio primo devastato paio di Zoot...ne danno l'annuncio i miei altrettanto devastati piedi dopo la Lago Maggiore Half Marathon. A questo punto urge un nuovo paio di scarpe in vista di Brescia, a meno che, come mi ha suggerito Fabiano, non decida di correre con le Race...potrà sembrare un'azzardo ma, viste le previsioni di acqua e viste le poche alternative forse forse....

lunedì 7 marzo 2011

Lago Maggiore Half Marathon 2011


Un sole più che primaverile, una marea di gente, un panorama d'eccezione, tanti amici vecchi e nuovi, una buona corsa e tanta voglia di mettersi sempre alla prova, questo in poche parole il resoconto della mia Domenica sportiva.
Dopo il ritiro del pacco gara e del pettorale fatto come sempre di primo mattino passo parte del tempo che mi separa dallo start al passeggio tra lo SportExpo di Stresa e la mia macchina, cercando di tardare il più possibile il momento della vestizione giusto per non prendere troppo freddo. I momenti successivi al ritiro mi regalano piacevoli incontri di vecchi amici e compagni di squadra con cui ho piacevolmente scambiato qualche parola e qualche impressione sull'inizio della stagione e ho constatato che non sono l'unico ad aver un po' tirato i remi in barca durante gli ultimi mesi ma, poco cambia perchè oggi siamo tutti lì per correre e con la solita voglia di mettersi alla prova, più o meno allenati che siamo.
Durante il riscaldamento incontro anche i miei compagni, Antonello, pronto ad unguentarsi le gambe e pronosticante una gara sulla difensiva o meglio, non al massimo (3'30'' al km, alla faccia della gara tranquilla!), Marco e Alessandro, Matteo, Stefano e Roberto, Stefano, Daniele.
Il riscaldamento non è granchè anzi, diciamo che proprio non è riscaldamento e così ormai prossimi alla partenza ci infiliamo nelle rispettive zone di partenza. Prima dello sparo penso e ripenso al dovermi risparmiare per Domenica prossima ma, come sempre alla fine mi dico, corri e vedi come stai poi man mano decidi di conseguenza. Infatti, i primi km sono fatti di gran ritmo, di poco sopra i 4' al mille che sinceramente parlando forse sono un po' eccessivi sia per la condizione non ottimale sia per l'effettiva necessità di non spolparmi di tutte le energie. I primi 10km scivolano sotto le suole delle scarpe agevolmente e senza troppi problemi ma capisco che il ritmo tenuto fino lì non è sopportabile fino alla fine così mi accorgo che pur cercando di tenere le gambe cominciano a rallentare i giri. Gli ultimi km sono sofferti come non mai, qualche sassolino dentro la scarpa destra mi stuzzica più volte l'idea di fermarmi ma, lo scampanellio del mio portafortuna, nascosto nei pantaloncini mi costringe a non mollare, così tra un fastidio e un dolorino proseguo fino alla fine, arrancando sulla salita finale e lasciandomi andare sulla discesa antecedente il traguardo.
Chiudo con un ottimo 1h28m51s allo sparo e un real time di poco inferiore, con i piedi devastati e con la consapevolezza di aver forzato più del dovuto, del voluto e del necessario ma ormai è andata, la testa è già focalizzata su Brescia, 42km e una dura prova per la mia testa ancora più che per il mio fisico!

Di seguito posto anche i tempi di tutti i compagni...come sempre stratosferico Antonello che nemmeno sparandogli alle gambe riuscirebbe a non esaltarsi e a non fare un risultato come sempre eccezionale!


























































mercoledì 2 marzo 2011

Brescia Art Marathon 2011


Appena completata l'iscrizione alla mia prima maratona che con somma gioia mi è costata la bellezza di ZERO euro. Stuzzicato da un brevissimo articolo sull'ultimo numero di Runner's World in cui veniva sottolineato il fatto che per i debuttanti sulla distanza l'iscrizione sarebbe stata omaggiata, stamattina, dopo un giro curioso sul sito della manifestazione, ho appurato la veridicità della cosa e ho quind provveduto all'iscrizione. A questo punto non mi resta che armarmi di piantina per studiare il percorso ma soprattutto armarmi di buona volontà per cercare di concludere con successo la mia primissima Maratona, la Brescia Art Marathon.



Ok, appurata l'altimetria del percorso forse forse sarà una bella avventura, credo ci sarà di che divertirsi una volta arrivato al 30°km, sperando che le gambe non mi abbiano già abbandonato!!