lunedì 26 novembre 2012

Winter Challenge - Crosio della Valle

Stavolta è stata dura, molto dura! Un percorso nervoso con un bello strappo di poco meno di 100m in pieno al giro e dei piccoli saliscendi che non davano grande modo di recuperare fiato, un parterre anche questa volta di notevolissima entità e via che ne esce una gara per il sottoscritto discreta.


Questo sabato è la quota giovane a farla da padrone, persino Fabi ai nastri di partenza fresco del suo ultimo acquisto in fatto di scarpe e subito pronto a saggiarne le doti. In effetti mi rendo conto che fa strano pensare a Fabi che corre però avendolo visto con i miei occhi e rivedendolo nelle foto di Arturo Barbieri non ci sono dubbi sul fatto che fosse proprio lui!

La partenza è come sempre a bomba, sono già al limite del fiato dopo qualche centinaio di metri e la testa comincia a fluttuare leggera nell'aria. E' una sensazione pazzesca, quasi che invece di correre mi stessi facendo una canna.


Il primo km è veloce, velocissimo per i miei ritmi, almeno su questo terreno e già mi proietto mentalmente verso il traguardo...vorrei finisse oraaaaaaaa!!!
Inevitabilmente mi trovo costretto ad alzare il piede dall'acceleratore, non voglio rischiare un infarto durante una corsa campestre, quindi comincio a vedere gente che pian piano mi sfila a fianco.


Magra consolazione è il ripetermi di continuo che quel che poco che sto tenendo lo potrò sparare nel finale, il leggero falsopiano in discesa e il rettilineo finale sono ideali per uno sprint, quindi dovrò tenere un briciolo di energia per evitare di perdere ulteriori posizioni. Così faccio e a 400m dal traguardo allungo per tenere al meglio e mi ritaglio un piccolo ma incolmabile distacco da chi mi sta dietro.
Chiudo 41° con un 3'55'' al mille di media, nulla di che ma sempre una prestazione discretamente soddisfacente.


Grazie come sempre ad Arturo Barbieri per le belle foto e grazie anche per il piccolo omaggio alle mie ossute gambettine colorate!


Prossimo appuntamento Sabato 1 Dicembre a Cadrezzate...see you there!

lunedì 19 novembre 2012

Winter Challenge - Cardana di Besozzo

Due anni esatti da quando avevo corso il mio ultimo cross, due anni nei quali mi ero completamente dimenticato di che razza di fatica una gara del genere comporta!


Ritrovo in buona compagnia in località "due pini" a Cardana di Besozzo. Ricordavo con piacere questo posto per la spettacolare vista sulla catena del Monte Rosa, peccato che quest'anno la foschia mascherava le bellezze infinite del nostro paesaggio.


Dopo un breve ma intenso riscaldamento siamo già accalcati sulla linea di partenza insieme ad altre 250 persone...tantissime per una gara di questo genere! Due minuti di consuete cazzate a scaricare un po' di tensione e via che si parte.


I primi metri sono a tutta, nemmeno fatto un km e già sento le braccia rigide e il fiato cortissimo, saliscendi che ti spezzano il respiro e che mettono a durissima prova le gambe. Stacco il primo mille a un ritmo furibondo, 3'25''...vedo i primi a qualche decina di metri ma sarà impossibile riuscire a tenere un ritmo così indiavolato e infatti al secondo giro comincio a sentire la testa leggera, mi sembra di non riuscire nemmeno ad articolare il più semplice dei pensieri!



Sono stracotto ma devo tenere duro, sono in una buona posizione e il tempo sembra altrettanto ottimo, stringo i denti e mi butto a testa bassa sull'ultimo strappetto verso il traguardo...non ne posso più ma il pallone è lì!

Poco sopra i 18 minuti per completare i 4,8km del percorso...gran bella soddisfazione!
Adesso aspetto con ansia e divertimento la prossima tappa...Sabato 24 a Crosio della Valle, in casa dei Runner Valbossa!

Come sempre un doveroso grazie ad Arturo Barbieri per lo splendido servizio fotografico!

giovedì 15 novembre 2012

Garmin Forerunner 910xt


Parliamo di un aggeggio tecnologico che è certamente più approssimabile a un computer che ad un orologio. La completezza di questo "computer da polso" è oltremodo sorprendente.
Nato specificatamente per tutti coloro che praticano la multidisciplina, rappresenta il non plus ultra per il triatleta sempre alla ricerca di un analisi precisa e completa delle proprie prestazioni sportive.

A differenza del suo predecessore 310xt, colma in maniera sostanziale le proprie lacune sul nuoto in acque libere. Grazie ad un accelerometro è in grado di fornire con una precisione estrema distanze e percorsi compiuti in acque libere, permettendo così una migliore analisi dei propri allenamenti, anche grazie al supporto web offerto dal sito Garmin.


Tutto ovviamente supportato dal sistema ANT+ che permette di collegare il dispositivo a qualsiasi accessorio tecnologico dotato del medesimo sistema.

Ma non solamente qui stanno i punti di forza di questo gioiellino.
Gli amanti del running sterrato sapranno apprezzare del sistema altimetrico del 910xt, in grado di fornire con la massima precisione, l'altitudine e le variazioni durante il proprio allenamento, fornendo dati sulle pendenze, sulle variazioni di pendenza, sulle velocità ascensionali etc.

Personalmente, nonostante le prime inevitabili difficoltà nell'utilizzo, ho trovato un prodotto completo e pienamente sfruttabile per ogni allenamento, sia esso podistico, natatorio o ciclistico.
Un supporto completo ed estremamente valido per l'analisi dei propri risultati e dei propri miglioramenti, oltre che un prodotto esteticamente accattivante.

Per tutte le informazioni tecniche dettagliate vi rimando al sito di Garmin.


mercoledì 14 novembre 2012

Maratonina di Busto Arsizio

Busto è quella gara che sai già a priori di dover fare sotto la pioggia, così per non smentire la tradizione la sveglia è implacabilmente accompagnata dal battere della pioggia sulle finestre.
Non mi sento una rosa e ho come l'impressione che difficilmente riuscirò a correre forte come vorrei però mai dire mai, fino a che non parti non sai mai bene cosa aspettarti.
Mi vesto, mi colaziono e mi muovo verso Busto ma vista l'acqua che picchia sul vetro della macchina comincio a pensare che più che una corsa saranno 21km di doccia!


Non nascondo di avere poca voglia di correre ma tanto già so che come mi metto in griglia la voglia arriverà tutto di un botto e stracarica di adrenalina.
L'attesa passa veloce tra chiacchiere con i tantissimi amici presenti e l'infinita coda per il bagno, mitigata solo dall'incontro del grandissimo Zio Ame Bonfanti. La lunghissima attesa per espletare i miei bisogni mi obbliga in una posizione in griglia decisamente poco vantaggiosa ma tanto non penso di poter ambire a un gran risultato quindi cerco di non preoccuparmene troppo.

Tra la calca, l'odore di sudore misto pioggia, gli spintoni, i cardio che cominciano a trillare impazziti attendo lo sparo e quasi alla sprovvista eccolo...Bam si parte!

La calca è impressionante, passo i primi 3km a scansare gente da ogni dove, tapascioni che vogliono partire in pole position nonostante si debbano forzatamente obbligare a un passo superiore ai 6' al mille!
Slalom e gimcana tra i tapascioni e tra le pozzanghere completata, inizio a capire che le gambe sono stranamente brillanti, il fiato regge e il ritmo è decisamente superiore alle aspettative...che dire, forse non è così male come pensavo!



Dopo aver superato alcune facce conosciute, inizio a scorgere in lontananza una canotta amica, non ne sono sicuro ma...si si è proprio Ame, abbasso la testa e cerco di spingere per agganciarmi ma, limare anche solo quei due secondi che ci dividono è impresa assai più ardua del previsto.
Riesco nell'aggancio che siamo ormai al decimo chilometro e la pista d'atletica fa capolinea nel nostro orizzonte, il fiato comincia a essere tirato ma l'essere riuscito a raggiungere uno dei miei miti sportivi mi fa riempire di nuove energie (ovvio, si fa per dire, ero sempre impiccato!).


Non mi perdo troppo via al ristoro ma un goccio d'acqua è obbligatorio. Completato il giro siamo pronti a ributtarci sull'asfalto, nel suggestivo passaggio d'incrocio con chi invece sta entrando nell'impianto sportivo. Energizzante sentire voci conosciute che ti incitano!
Da qui in avanti inizia un momento di difficoltà, sento il peso della fatica sulle gambe e sul fiato e infilo tre chilometri filato sopra i 4' al mille, poca roba, ma giusto per perdere un po' il passo con il gruppetto con il quale avevo fino qui corso. E' il raggiungere del 14° che mi fa pensare diverse volte di mollare, ancora un 4'02'' e sempre più fatica, il cuore si faceva sentire a mo' di frullatore e la testa ha più volte dato segno di voler farsi un giro altrove. Quando ormai ero quasi rassegnato ad alzare il piede, la testa ha ripreso il suo posto, due chilometri di adattamento e arrivato al 17° anche il crono a darmi nuovamente buone notizie.
Gli ultimi tre chilometri, nonostante la fatica, sono stati tra i più veloci di tutta la gara, in costante crescita, fino a chiudere l'ultimo mille a 3'50'', con un fortissimamente voluto personale sulla distanza.



Inevitabile l'enorme soddisfazione nell'aver abbassato di quasi 4 minuti il mio precedente personale e, come naturale che sia, anche i grazie si sprecherebbero!
Ora mi lecco le ferite (i miei piedi non hanno apprezzato la scelta di correre con scarpe nuove) e comincio a guardare ancora un pochino più in su, Stramilano e il 2013 mi fanno già sperare in una nuova sfida e in nuovo  obiettivo...spero di arrivarci con la giusta condizione e con la giusta carica...poi ad aprile sarà di nuovo maratona!

Per le foto - www.andocorri.blogspot.it (Antonio Capasso)
                   www.podisti.net (Arturo Barbieri)

lunedì 5 novembre 2012

Il ponte dei morti...no no del morto!

Più che ponte dei morti lo dovrei definire il ponte del morto...cioè il sottoscritto!
Quattro giorni filati di potenziali e piacevoli allenamenti che invece si è tramutato in una specie di weekend lungo fancazzistico...eppure la partenza non era stata nemmeno malaccio.

Giovedi mattina alle 8:30 ero già in sella alla MTB per una bella galoppata in mezzo ai boschi. Dopo i primi km di asfalto ho fatto saggiare il fango e i sassi alle mie tassellate per una buona oretta e mezza, in attesa dell'appuntamento con Fabi. Forma discreta e gambe arzille mi hanno permesso di gustarmi abbastanza i primi 20km di uscita ma appena rimesso il sedere in sella dopo la sosta in attesa di Fabi, l'unica direzione che potevo prendere era quella di casa. All'attivo un trentello abbondante che mi ha fatto veramente godere, soprattutto per le grosse quantità di fango ingerite!



Così dopo questa bella pedalata ho passato un Venerdi-Sabato da paura: divano a manetta, mangiare a manetta, playstation a manetta e fancazzismo a manetta.
Preso dai sensi di colpa Domenica mattina sono andato in Robur. Non mi sono rifatto del tutto ma almeno i miei 2,5km di lavoro tosto li ho fatti, speravo che il morto risorgesse ma ha solo dato qualche blando segno di vita....Busto aspettami!