Dopo tre giorni passati tra le coperte, il mal di gola a farla da padrone, la febbre a saliscendi (più sali che scendi!) e niente di più, finalmente ritorno a una vita quasi normale, fatta di alzarsi la mattina senza rischiare di finire lungo e disteso sul pavimento, senza avere la sensazione che le gambe si possano piegare da sole senza consenso e senza il timore che da un momento all'altro mi parta una fitta in una qualsiasi parte del corpo così, tanto per ricordarmi che sono malato e deboluccio!
Dopo essermi prodigato nel dare tanta importanza alla testa come veicolo cardine su cui basare la propria attività fisica eccomi qui ad aver pagato in prima persona la mia poca attenzione a quanto scritto.
E' vero che l'importante è sapersi rialzare, ma se devo dirla tutta, avrei preferito non sedermi addirittura. Certo è che l'unico indiziato per questa flessione sono solo e soltanto io. Le ultime settimane sono state costellate da allenamenti che definisco "cazzeggio", dove non ho mai prestato attenzione ne a lavori di tecnica ne tantomeno a lavori di "qualità/quantità"; sono sempre stati allenamenti fatti giusto per ricordarmi che qualcosa avevo fatto, con l'unico risultato di averci fatto i conti tre settimane più tardi.
La morale per me è duplice: in parte è opportuno riprendere quanto scritto nell'ultimo post ovvero..."meglio prendersi una pausa quando la testa non funziona a dovere nell'assistere il corpo nello sforzo fisico", dall'altra rimango dell'idea che questa pausa non deve mai essere eccessiva (almeno per quanto mi riguarda). Fino a che riesco ad allenarmi con costanza e senza esagerare il mio stato fisico ne beneficia a 360°, rinunciarci sarebbe impossibile!
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