Parafrasando il famoso acronimo S.P.Q.R., stavolta azzarderei un S.P.Q.T. ovvero Sono Pazzi Questi Triatleti! Oggi sono andati in scena i Campionati Italiani di Triathlon Sprint, teatro della manifestazione, il bellissimo lungolago di Lecco. Circa 800 i partenti, suddivisi in 6 batterie, dagli amatori ai professionisti.
Per me, 3a batteria, partenza alle ore 11e20, in compagnia dei colleghi e compagni di squadra Sebastiano, Stefano e Andrea. Dopo aver assistito a parte della 2a batteria, in cui si dilettavano il triatleta col benessere e il buon Micci, mi preparo per andare verso la zona spunta. La tensione oggi è alta e a complicare le cose ci pensa anche il vento che da ormai una buona mezz'ora ha iniziato a soffiare come un dannato. Guardando il lago sembra che non sia molto mosso, ma bastano pochi minuti per farmi completamente cambiare idea...appena entrato in acqua ed acclimatato mi rendo conto che le onde sono tutt'altro che piccole e che la corrente è veramente forte, sarà una battaglia questa frazione (come sempre ormai!).
Due secondi dopo lo sparo già lotto con le acque del lago, purtroppo però non a causa delle onde, ma del gentile vecchio che per partire lanciato si è appeso a piene mani alle mie spalle, tirandomi un buon metro sotto l'acqua...morale, prima bevuta dopo neanche un metro.
Superate le botte della partenza inizia la battaglia personale con il lago, le onde sono alte ma il tratto controvento è tutto sommato gestibile e scivola relativamente in fretta, arrivo alla prima boa sul fianco di un bel gruppetto, stringo sulla seconda boa e penso "perfetto adesso siamo in favore di corrente, via che recupero qualcosina.." mai pensiero fu più nefasto, girato attorno alla terza boa punto la riva e parto, prima qualche decina di metri sbracciando quasi a vuoto mentre le onde mi sollevano poi a 200m da riva, giro la testa cercando l'aria, ma trovo in realtà una boccata a pieni polmoni di acqua, panico, mi fermo esco con la testa sperando di respirare un po' d'aria, ma gentilmente una seconda onda mi sovrasta facendomi ingurgitare una seconda gettata d'acqua, ancora più panico mi fermo del tutto e cerco di riprendermi un attimo, ormai attorno a me poche sono le cuffie arancioni, e così mi rassegno all'ennesima uscita in coda dall'acqua.
La frazione di bici scorre in fretta, non fosse per il vento, passerebbe ben più agevolmente e velocemente, peccato che a bocce ferme mi tocca ammettere di aver chiuso la frazione alla media più bassa di tutte le gare fino ad ora disputate.
Infilata di nuovo la bici nella rastrelliera riparto per la terza e ultima frazione, le gambe sono spompate dalla bici e mi tocca fare i conti con i crampi ai polpacci. I primi 400m sono sofferti, però fortunatamente ricomincio a correre come vorrei, peccato aver perso così tanto tempo, concludo in progressione superando una decina di triatleti.
E così si conclude la mia 6a gara di stagione, altro mattoncino di esperienza, altro mega mattoncino di divertimento!
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