domenica 2 maggio 2010

Esordio triplice

Mamma mia che esordio!!Dopo aver finito la gara, come giustamente ha suggerito Guido, mi sono reso conto di come il nuoto, la bici e la corsa prese separatamente non hanno niente a che vedere con il triathlon.
L'attesa alla partenza si è rivelata essere meno stressante del previsto, tra chiacchere e consigli arriviamo noi dell'ultima batteria sulla spiaggia, pronti al via. Suona la sirena e via che si parte, o meglio, via che tutti partono, mentre io dopo una ventina di bracciate a testa fuori vado immediatamente in affanno, e così nei primi trecento metri fino alla prima boa, provo tutti gli stili che fino ad oggi ho imparato, stile libero, rana, dorso, anche boa e morto che galleggia, mi mancava solo delfino e mi sarei quasi potuto fregiare di aver fatto un 4oom misti dalla spiaggia alla boa. Passata la prima boa comincio ad essere un filo più rilassato e comincio a nuotare, certo non come avrei sperato, ma almeno nuotavo, così fino alla seconda boa, virata e via di ritono alla spiaggia con qualche bevuta e morale a zavorra; uscito dall'acqua, chiunque mi avesse visto in faccia avrebbe potuto immaginare stessi arrivando direttamente dalla Corsica, visto quanto ero sconvolto!
Ad ogni buon conto, dopo aver realizzato di avere alle mie spalle non più di 20/30 persone mi avvio alla zona cambio, ancora stordito mi infilo il casco, le scarpe, gli occhiali e parto con la bici verso l'uscita; i primi km cerci di farli a tutta per agganciarmi a qualche gruppetto e, grazie alla collaborazione con un altro derelitto come me (avrei detto M4 dalla quantità delle rughe), al giro di boa siamo con altri 10, sfrutto il gruppo e mi riposo quanto più possibile così, arrivato alla base dello strappetto finale, scatto, passo il gruppo e mi lancio a manetta giù dalla discesa; la seconda frazione mi ha dato qualche speranza in più così agganciata la bici alla rastrelliera mi infilo le scarpe da running e a testa basso parto per la frazione di corsa pensando di fare faville, peccato non aver fatto i conti con il triathlon e con i crampi ai polpacci, dopo 400m mi fermo per tirare i muscoli e alla mia destra sento un vecchio che a bordo strada concorda con il suo vicino di sedia sul fatto che io non abbia il fisico per fare questo sport; incazzato come una biscia riparto e mi convinco che i crampi siano solo passeggeri, infatti, per fortuna così è e pian piano trovo il mio ritmo che mi porta fino al traguardo.
Una fatica sorprendente ma una soddisfazione senza precedenti!Che sport!

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