mercoledì 26 dicembre 2012

Winter Challenge - Casorate Sempione

Dopo aver tanto goduto del rinvio della scorsa settimana,con la consapevolezza di poter godere di qualche giorno in piú per potermi preparare al meglio,sabato mattina mi si é impalata di fronte agli occhi la realtá...sono talmente bollito che fatico a stare in piedi!


Tutto quello che vorrei é potermi inchiodare al letto e dormire filato fino a domenica mattina ma posso farci poco,alle 2 si corre e si corre nella neve,al freddo e alla difesa del mio 19° posto assoluto!
Dopo aver fatto un breve giro di ricognizione mi è subito ben chiaro che oggi avró solo da soffrire. C'è neve su metá del percorso e anche se é abbastanza compatta si fa veramente fatica a correre bene in spinta quindi dispendio di energia al massimo,resa minima!
Allo sparo rischio subito di finire in terra,salvandomi solo grazie a Marco (Saligari,compagno anche nel vatri) che mi in pratica pur non volendolo mi sorregge mentre sto gia stendendomi come un tappeto sulla prima curva!

Faccio una fatica bestiale e non riesco proprio ad aumentare il ritmo,é la prima volta che corro cosi anche il primo km,normalmente il primo km é una corsa all'impazzata mentre stavolta é in perfetta velocita di crociera.
Appurato e confermato che oggi proprio non vado cerco semplicemente di limitare i danni e di non farmi superare dal mondo...cosi che alla fine chiudo poco sopra la 50ima piazza di giornata perdendo due posizioni nella generale...peccato ma alla fine son sempre quasi trenta meglio di due anni fa!!

martedì 4 dicembre 2012

Challenge Rimini 2013

Non ci ho dovuto pensare più di tanto, sabato mattina, appena aperti gli occhi mi sono comodamente seduto davanti allo schermo del pc e ho cliccato sull'iscrizione della prima edizione del Challenge Rimini.


Circuito Ironman già era cosa fatta con Pescara nel 2011 (anche se arriverà anche un lungo prima o poi!), Tristar soddisfacentemente a settembre di quest'anno in quel di Montecarlo...non mi restava che pensare al Challenge! Certo le gare in calendario del Challenge-family sono tutte quante appetibili per le location particolarmente belle e suggestive però il fatto che si sia spostata anche su suolo italiano ha per così dire richiamato notevole attenzione...o almeno la mia!


Dulcis in fundo la gran bella notizia che ai nastri di partenza ci sarà anche il fenomenale Chris "Macca" McCormack...decisamente uno dei miei idoli sportivi nel mondo della triplice, due volte vincitore di Kona, vincitore all'esordio Ironman in Australia dopo essere stato "scaricato" per le gare Itu dalla federazione australiana e fondatore della "MaccaNow Foundation" e chi più ne ha più ne metta!
Insomma sarà l'occasione da una parte per mettermi alla prova su un gran bel percorso (la frazione bici sarà un favoloso tracciato sulle strade romagnole, ricco di salite e di tratti impegnativi) dall'altra l'occasione per incontrare vecchi e nuovi amici! Non vedo l'ora!!!!

lunedì 3 dicembre 2012

Winter Challenge - Cadrezzate

Terzo sabato consecutivo di cross, terzo sabato di corsa, terzo sabato di fatica e di cuore in gola.
Questa volta è Cadrezzate con il suo Cross del Laghetto a darmi filo da torcere, un percorso bello, che ti "coccola" per il primo km e che ti pesta duro sulla crapa subito dopo, una salita impegnativa che arriva dopo circa tre-quattrocento metri di leggero falsopiano, una di quelle salite che volente o nolente ti rimane tutta nelle gambe e ti tira il collo!


La quota giovani ancora più ridotta del solito vede ai nastri di partenza solamente me, Fabi (due sabati di fila che corre...sconvolgente! e per di più stranamente corre forte e bene...sotto i 5' al mille....non ci credo ancora!!) e Matteo, esordiente in gare di corsa ma di certo non nel fuoristrada.
Ebbene si, non facciamo tempo ad arrivare in loco che all'orizzonte si staglia una Ford piantata nel pantano del parcheggio. Dall'alto del suo Defender (mai scelta di mezzo fu più azzeccata!) Matteo si offre di trainarla..ed eccovi un bel resoconto video...


La gara invece è stata la solita faticaccia, partito a bomba nella speranza di poter tenere (forse un giorno chissà) il ritmo dei primi, mi sono subito ridimensionato a un ben più modesto ritmo. Ho sofferto meno del solito ma senza riuscire ad avere quel pizzico di brillantezza in più che mi permettesse di avanzare un pochino in classifica.



Ad ogni modo sono riuscito a tenere un ritmo discreto senza farmi prendere troppo dalla foga e dalla voglia di strafare nei pezzi in leggera discesa e riuscendo invece a tenere una buona spinta anche nei tratti di salita, qui particolarmente impegnativi.


Chiudo in 34^ posizione appena dietro la prima donna...proprio non ce l'ho fatta a raggiungerla, nel tratto finale ha corso che sembrava quasi Bolt...complimenti!
Ad oggi sono in 19^ posizione assoluta in classifica generale, a Casorate dovrò riuscire a dare tutto e rubare ancora una o due posizioni!


lunedì 26 novembre 2012

Winter Challenge - Crosio della Valle

Stavolta è stata dura, molto dura! Un percorso nervoso con un bello strappo di poco meno di 100m in pieno al giro e dei piccoli saliscendi che non davano grande modo di recuperare fiato, un parterre anche questa volta di notevolissima entità e via che ne esce una gara per il sottoscritto discreta.


Questo sabato è la quota giovane a farla da padrone, persino Fabi ai nastri di partenza fresco del suo ultimo acquisto in fatto di scarpe e subito pronto a saggiarne le doti. In effetti mi rendo conto che fa strano pensare a Fabi che corre però avendolo visto con i miei occhi e rivedendolo nelle foto di Arturo Barbieri non ci sono dubbi sul fatto che fosse proprio lui!

La partenza è come sempre a bomba, sono già al limite del fiato dopo qualche centinaio di metri e la testa comincia a fluttuare leggera nell'aria. E' una sensazione pazzesca, quasi che invece di correre mi stessi facendo una canna.


Il primo km è veloce, velocissimo per i miei ritmi, almeno su questo terreno e già mi proietto mentalmente verso il traguardo...vorrei finisse oraaaaaaaa!!!
Inevitabilmente mi trovo costretto ad alzare il piede dall'acceleratore, non voglio rischiare un infarto durante una corsa campestre, quindi comincio a vedere gente che pian piano mi sfila a fianco.


Magra consolazione è il ripetermi di continuo che quel che poco che sto tenendo lo potrò sparare nel finale, il leggero falsopiano in discesa e il rettilineo finale sono ideali per uno sprint, quindi dovrò tenere un briciolo di energia per evitare di perdere ulteriori posizioni. Così faccio e a 400m dal traguardo allungo per tenere al meglio e mi ritaglio un piccolo ma incolmabile distacco da chi mi sta dietro.
Chiudo 41° con un 3'55'' al mille di media, nulla di che ma sempre una prestazione discretamente soddisfacente.


Grazie come sempre ad Arturo Barbieri per le belle foto e grazie anche per il piccolo omaggio alle mie ossute gambettine colorate!


Prossimo appuntamento Sabato 1 Dicembre a Cadrezzate...see you there!

lunedì 19 novembre 2012

Winter Challenge - Cardana di Besozzo

Due anni esatti da quando avevo corso il mio ultimo cross, due anni nei quali mi ero completamente dimenticato di che razza di fatica una gara del genere comporta!


Ritrovo in buona compagnia in località "due pini" a Cardana di Besozzo. Ricordavo con piacere questo posto per la spettacolare vista sulla catena del Monte Rosa, peccato che quest'anno la foschia mascherava le bellezze infinite del nostro paesaggio.


Dopo un breve ma intenso riscaldamento siamo già accalcati sulla linea di partenza insieme ad altre 250 persone...tantissime per una gara di questo genere! Due minuti di consuete cazzate a scaricare un po' di tensione e via che si parte.


I primi metri sono a tutta, nemmeno fatto un km e già sento le braccia rigide e il fiato cortissimo, saliscendi che ti spezzano il respiro e che mettono a durissima prova le gambe. Stacco il primo mille a un ritmo furibondo, 3'25''...vedo i primi a qualche decina di metri ma sarà impossibile riuscire a tenere un ritmo così indiavolato e infatti al secondo giro comincio a sentire la testa leggera, mi sembra di non riuscire nemmeno ad articolare il più semplice dei pensieri!



Sono stracotto ma devo tenere duro, sono in una buona posizione e il tempo sembra altrettanto ottimo, stringo i denti e mi butto a testa bassa sull'ultimo strappetto verso il traguardo...non ne posso più ma il pallone è lì!

Poco sopra i 18 minuti per completare i 4,8km del percorso...gran bella soddisfazione!
Adesso aspetto con ansia e divertimento la prossima tappa...Sabato 24 a Crosio della Valle, in casa dei Runner Valbossa!

Come sempre un doveroso grazie ad Arturo Barbieri per lo splendido servizio fotografico!

giovedì 15 novembre 2012

Garmin Forerunner 910xt


Parliamo di un aggeggio tecnologico che è certamente più approssimabile a un computer che ad un orologio. La completezza di questo "computer da polso" è oltremodo sorprendente.
Nato specificatamente per tutti coloro che praticano la multidisciplina, rappresenta il non plus ultra per il triatleta sempre alla ricerca di un analisi precisa e completa delle proprie prestazioni sportive.

A differenza del suo predecessore 310xt, colma in maniera sostanziale le proprie lacune sul nuoto in acque libere. Grazie ad un accelerometro è in grado di fornire con una precisione estrema distanze e percorsi compiuti in acque libere, permettendo così una migliore analisi dei propri allenamenti, anche grazie al supporto web offerto dal sito Garmin.


Tutto ovviamente supportato dal sistema ANT+ che permette di collegare il dispositivo a qualsiasi accessorio tecnologico dotato del medesimo sistema.

Ma non solamente qui stanno i punti di forza di questo gioiellino.
Gli amanti del running sterrato sapranno apprezzare del sistema altimetrico del 910xt, in grado di fornire con la massima precisione, l'altitudine e le variazioni durante il proprio allenamento, fornendo dati sulle pendenze, sulle variazioni di pendenza, sulle velocità ascensionali etc.

Personalmente, nonostante le prime inevitabili difficoltà nell'utilizzo, ho trovato un prodotto completo e pienamente sfruttabile per ogni allenamento, sia esso podistico, natatorio o ciclistico.
Un supporto completo ed estremamente valido per l'analisi dei propri risultati e dei propri miglioramenti, oltre che un prodotto esteticamente accattivante.

Per tutte le informazioni tecniche dettagliate vi rimando al sito di Garmin.


mercoledì 14 novembre 2012

Maratonina di Busto Arsizio

Busto è quella gara che sai già a priori di dover fare sotto la pioggia, così per non smentire la tradizione la sveglia è implacabilmente accompagnata dal battere della pioggia sulle finestre.
Non mi sento una rosa e ho come l'impressione che difficilmente riuscirò a correre forte come vorrei però mai dire mai, fino a che non parti non sai mai bene cosa aspettarti.
Mi vesto, mi colaziono e mi muovo verso Busto ma vista l'acqua che picchia sul vetro della macchina comincio a pensare che più che una corsa saranno 21km di doccia!


Non nascondo di avere poca voglia di correre ma tanto già so che come mi metto in griglia la voglia arriverà tutto di un botto e stracarica di adrenalina.
L'attesa passa veloce tra chiacchiere con i tantissimi amici presenti e l'infinita coda per il bagno, mitigata solo dall'incontro del grandissimo Zio Ame Bonfanti. La lunghissima attesa per espletare i miei bisogni mi obbliga in una posizione in griglia decisamente poco vantaggiosa ma tanto non penso di poter ambire a un gran risultato quindi cerco di non preoccuparmene troppo.

Tra la calca, l'odore di sudore misto pioggia, gli spintoni, i cardio che cominciano a trillare impazziti attendo lo sparo e quasi alla sprovvista eccolo...Bam si parte!

La calca è impressionante, passo i primi 3km a scansare gente da ogni dove, tapascioni che vogliono partire in pole position nonostante si debbano forzatamente obbligare a un passo superiore ai 6' al mille!
Slalom e gimcana tra i tapascioni e tra le pozzanghere completata, inizio a capire che le gambe sono stranamente brillanti, il fiato regge e il ritmo è decisamente superiore alle aspettative...che dire, forse non è così male come pensavo!



Dopo aver superato alcune facce conosciute, inizio a scorgere in lontananza una canotta amica, non ne sono sicuro ma...si si è proprio Ame, abbasso la testa e cerco di spingere per agganciarmi ma, limare anche solo quei due secondi che ci dividono è impresa assai più ardua del previsto.
Riesco nell'aggancio che siamo ormai al decimo chilometro e la pista d'atletica fa capolinea nel nostro orizzonte, il fiato comincia a essere tirato ma l'essere riuscito a raggiungere uno dei miei miti sportivi mi fa riempire di nuove energie (ovvio, si fa per dire, ero sempre impiccato!).


Non mi perdo troppo via al ristoro ma un goccio d'acqua è obbligatorio. Completato il giro siamo pronti a ributtarci sull'asfalto, nel suggestivo passaggio d'incrocio con chi invece sta entrando nell'impianto sportivo. Energizzante sentire voci conosciute che ti incitano!
Da qui in avanti inizia un momento di difficoltà, sento il peso della fatica sulle gambe e sul fiato e infilo tre chilometri filato sopra i 4' al mille, poca roba, ma giusto per perdere un po' il passo con il gruppetto con il quale avevo fino qui corso. E' il raggiungere del 14° che mi fa pensare diverse volte di mollare, ancora un 4'02'' e sempre più fatica, il cuore si faceva sentire a mo' di frullatore e la testa ha più volte dato segno di voler farsi un giro altrove. Quando ormai ero quasi rassegnato ad alzare il piede, la testa ha ripreso il suo posto, due chilometri di adattamento e arrivato al 17° anche il crono a darmi nuovamente buone notizie.
Gli ultimi tre chilometri, nonostante la fatica, sono stati tra i più veloci di tutta la gara, in costante crescita, fino a chiudere l'ultimo mille a 3'50'', con un fortissimamente voluto personale sulla distanza.



Inevitabile l'enorme soddisfazione nell'aver abbassato di quasi 4 minuti il mio precedente personale e, come naturale che sia, anche i grazie si sprecherebbero!
Ora mi lecco le ferite (i miei piedi non hanno apprezzato la scelta di correre con scarpe nuove) e comincio a guardare ancora un pochino più in su, Stramilano e il 2013 mi fanno già sperare in una nuova sfida e in nuovo  obiettivo...spero di arrivarci con la giusta condizione e con la giusta carica...poi ad aprile sarà di nuovo maratona!

Per le foto - www.andocorri.blogspot.it (Antonio Capasso)
                   www.podisti.net (Arturo Barbieri)

lunedì 5 novembre 2012

Il ponte dei morti...no no del morto!

Più che ponte dei morti lo dovrei definire il ponte del morto...cioè il sottoscritto!
Quattro giorni filati di potenziali e piacevoli allenamenti che invece si è tramutato in una specie di weekend lungo fancazzistico...eppure la partenza non era stata nemmeno malaccio.

Giovedi mattina alle 8:30 ero già in sella alla MTB per una bella galoppata in mezzo ai boschi. Dopo i primi km di asfalto ho fatto saggiare il fango e i sassi alle mie tassellate per una buona oretta e mezza, in attesa dell'appuntamento con Fabi. Forma discreta e gambe arzille mi hanno permesso di gustarmi abbastanza i primi 20km di uscita ma appena rimesso il sedere in sella dopo la sosta in attesa di Fabi, l'unica direzione che potevo prendere era quella di casa. All'attivo un trentello abbondante che mi ha fatto veramente godere, soprattutto per le grosse quantità di fango ingerite!



Così dopo questa bella pedalata ho passato un Venerdi-Sabato da paura: divano a manetta, mangiare a manetta, playstation a manetta e fancazzismo a manetta.
Preso dai sensi di colpa Domenica mattina sono andato in Robur. Non mi sono rifatto del tutto ma almeno i miei 2,5km di lavoro tosto li ho fatti, speravo che il morto risorgesse ma ha solo dato qualche blando segno di vita....Busto aspettami!

martedì 30 ottobre 2012

Run it's fantastic, fun it's runtastic

Dopo una settimana di inattività dedicata al recupero post maratona, ho finalmente rimesso le scarpe da running ai piedi. Il freddo e il tempaccio di questi giorni non parevano essere compagni ideali di corsa...quella corsa, che dopo mesi, sarebbe stata la prima con le maniche lunghe.
Freddo pungente, testa fluttuante nel mondo dei sogni e gambe leggere.
Uno dei miei soliti percorsi un po' bastardi, tanto saliscendi, poca pianura, andatura assolutamente irregolare piena di cambi di ritmo, quasi sempre con il fiato tirato e difficile da recuperare.
Ho corso e ho fatto fatica, tanta fatica, quella fatica che ti fa asciugare la gola, che ti fa girare la testa, che ti fa indurire i muscoli, che ti fa disconnettere i pensieri, quella corsa che ti fa sentire veloce, quella corsa che ti fa continuamente ripetere di non mollare, quella corsa che una volta finita ti chiedi perché sei già arrivato in fondo!


giovedì 25 ottobre 2012

Nike Lunarglide 4

Ero da tempo molto incuriosito di provare questo recente modello di scarpe run Nike. Non sono mai stato un amante della linea scarpe run del marchio col baffo però fin dall'inizio queste Lunarglide 4 avevano qualcosa che mi attirava particolarmente.


Inizialmente sono stato un po' frenato dal prezzo che, per quanto competitivo rispetto alla concorrenza, rimaneva a mio personale giudizio abbastanza elevato (circa 135€).
Fortuna ha voluto che con una serie di scontistiche particolari sono riuscito a mettere nel mio parco scarpe questo bel modello alla modica (si fa per dire) cifra di 100€.

Nike presenta questa scarpa come una A3 per allenamento ma già a prima calzata, la sensazione è quella di vestire una scarpa comoda e leggera, che grazie alla conformazione della tomaia e della particolare ragnatela di cavi per la stringatura offre un comfort e una vestibilità veramente eccezionali.
Non ho mai avuto buone sensazioni dalle diverse A3 che ho avuto modo di provare, le ho sempre ritenute buone scarpe per "passeggiare" ma che appena schiacciato il piede sull'acceleratore mostravano tutti i loro punti deboli. Con le LG la cosa è diversa.

direttamente dalla Maratona del Lago Maggiore

Le prime uscite sono tranquille e la risposta è quella da scarpa comoda, ben ammortizzata e decisamente stabile, però cercavo qualcosa di più, mi aspettavo qualcosa di più. Ho provato ad accelerare il passo e la reazione è stata stranamente ottima. Si è dimostrata, nonostante il grande comfort, una scarpa mediamente reattiva, certo nulla a che vedere con le regine della velocità ma, a dispetto dell'etichetta, si è dimostrata essere molto duttile e adattabile ai diversi ritmi.
Ne sono rimasto piacevolmente compito e soddisfatto, io che corro "a fisarmonica", passando da uscite veloci e nervose ad uscite lunghe e più blande senza la pazienza di adattare le mie scarpette alle uscite, saprò senza ombra di dubbio apprezzare questa bellissime scarpe!

mercoledì 24 ottobre 2012

Il recupero dopo una maratona

Ieri ho desistito. Volevo aspettare, recuperare il più possibile e stare tranquillo. Alle 17e30, dopo una giornata scialba in ufficio, ero irrequieto come non so che cosa, guardavo la bicicletta e il sole che scintillava dalle finestre....massiiii saltiamo in sella e facciamoci una bella passeggiata!!


Ogni volta però che esco in bicicletta ripromettendomi di passeggiare finisce che mi tiro il collo da solo. Ieri sono stato bravo, qualche km tirato, qualche km passeggiato, peccato per un clima che comincia a diventare difficilmente interpretabile con il vestiario: sole caldo, aria fredda, pantaloni a  3/4, maglia a manica lunga leggera sotto e manica corta sopra, in alcuni punti caldissimo, in altri freddo, ogni tanto apri la maglia poi subito dopo richiudila al volo...insomma non sai mai che fare!

30km, di relax mentale, di azzeramento pensieri, di libertà, di voglia di adrenalina.

lunedì 22 ottobre 2012

Lago Maggiore Marathon 2012

OK, ho avuto l'ennesima conferma: una maratona o la prepari come si deve oppure che tu lo voglia o no, arriva il punto in cui paghi ogni singolo allenamento mancato, ogni km passato a cazzeggiare piuttosto che a correre come si deve, non è colpa tua è solo che una gara così devi averla nelle gambe, nella testa, altrimenti finisce solo che la prendi nel c...!

Diciamo che rispetto alla prima esperienza dell'anno scorso, ne sono uscito decisamente meno a pezzi però, per la seconda volta, i buoni propositi e tutte le buone intenzioni per non "strafare" nei primi km, sono andati a farsi benedire.


E infatti puntuale come sempre, gasato dalle buone sensazioni nei primi km decido che i 4'25'' sono un ottimo ritmo da tenere, più spesso ridimensionato intorno ai 4'35''. Corro bene, in spinta sull'avampiede, attento a non sovraccaricare le ginocchio e con ottime sensazioni, continuo a ripetermi che potrebbe essere la giornata buona, oltretutto ho la fortuna di correre con la compagnia di Stefano, quindi i km passano veramente veloci e senza nemmeno accorgermi sono sotto al pallone dei 21km.


Partiti da Arona, abbiamo fatto passerella nella cittadina per poi dirigerci sulla sponda del lago fino a Stresa, dove ad accoglierci c'era il traguardo dei primi 21km, da quel punto in avanti ricalcavamo pari pari il percorso della mezza maratona che ogni anno si corre lì. Già ricordavo i bei saliscendi, e soprattutto la fatica nel percorrerli...quindi già mi pregustavo di ricalcarli con il doppio della fatica e della stanchezza nelle gambe.
Al 28°, subito dopo il ristoro perdo 100m da Stefano e nonostante lo abbia sempre lì a tiro quel gap proprio non riesco a colmarlo. Fino al 30° lo vedo e riesco a correre ma da lì comincio a sentire problemi e dolori ai piedi. Inizio a correre pesante e la cosa non garba molto ne alle ginocchia ne alle gambe.



Il 33° è il km che decide di farmi mollare del tutto il colpo. I piedi mi fanno male e sento le vesciche che cominciano a prendere vita. Fatico a correre sull'avampiede e inizio quindi a perdere tutto, brillantezza, lucidità e soprattutto minuti.


A quel punto l'unico intento è quello di concludere la gara senza ulteriori danni così inizio a fare 500m camminando e 500m correndo, andando sempre più verso una piacevole passeggiata con il passare dei km.
Arrivato sul lungolago dei Intra, mentre i passanti mi incitano a riprendere a correre rispondo dicendo "non preoccupatevi, è solo che è un peccato correre con un panorama così, voglio proprio godermelo!"
E così arrivato ormai a 300m dalla finish line mi godo il 5 di due bambini a bordo strada (doppio perchè mi hanno inseguito per prendersene un altro) e la gente a lato transenna che incita tutti i finisher.



Un'altra esperienza da mettere nella mia bacheca sportiva ed emozionale. Tanta fatica pronta ad essere smaltita velocemente e tanta, tantissima voglia di riprovarci ancora per chiuderla finalmente come vorrei!
Appuntamento a Busto ora...21km a bomba!
Foto: photo-sport

giovedì 19 aprile 2012

Nuoto tra i pensieri

Un po' alla Ulysses di James Joyce ieri sera ho approfittato della nuotata per una "recollection of emotions". Per un po' di stanchezza e consueta poca voglia ho preferito non unirmi al gruppo per la consueta nuotata del mercoledi sera, scegliendo la più solitaria prima corsia e un pull buoy tra le ginocchia. Ho fatto non più di 1500m, lenti, molto lenti, cadenzati più dai pensieri che dalle bracciate. Pensieri della giornata, pensieri di questo periodo un po' strano, pensieri di cosa sarà, dal punto di vista sportivo e dal punto di vista personale.
Ogni tanto è giusto defaticare, non solo per il corpo, ma anche e soprattutto per la mente!

martedì 10 aprile 2012

Allenamenti e Umore

Un po' come l'umore altalena imperterrito ogni giorno anche i miei allenamenti si adeguano di conseguenza. Passo delle giornate molle come un fico che il solo pensiero di allenarmi mi fa venire l'ansia e giornate dove se non esco a fare qualcosa impazzisco.
Questo weekend fortunatamente sono riuscito, nonostante un umore non stellare, a riempire le mie giornate con dei bei allenamenti.
Domenica dedicata alla bicicletta con una pedalata aperta presto la mattina e chiusa a cavallo di mezzogiorno. Le gambe sono state inflessibili nel rimostrarmi tutto il loro disprezzo nei miei confronti per averle fatte pedalare a forza nonostante il freddo e un cambio ballerino. Vista la mia pigrizia e la mia non voglia di portare la bici del meccanico ho fatto 85km ricchi di salita tutti pedalati con la 19 dietro. Niente di improponibile ma vista la mia condizione atletica decisamente troppo impegnativi.
Arrivato in cima al S.Monte e con l'idea di farmi ancora un paio d'ore in sella, mi si è presentato il conto davanti agli occhi: acido lattico fin sopra le orecchie e obbligo morale di tornare a testa bassa verso casa.
Il Lunedi invece, dopo un pranzo di bagordi con la famiglia, allegra corsetta nel tardo pomeriggio, 14km a battere il sentiero 10, per buona parte in compagnia del futuro ultra-trailer Binda.



Sono arrivato a casa con le gambe che più molli di così non si poteva però, la colpa non era certo della pedalata del giorno precedente, forse con più buona probabilità mi avevano stroncato le due ore di calcetto in compagnia di quindicenni assatanati della domanica pomeriggio...eh si perchè dopo 4ore in sella non c'è nulla di più sano se non giocare a calcetto con delle specie di pile duracell che ti pressano su ogni cm di campo senza mai esaurirsi!!

giovedì 29 marzo 2012

Ritorno al passato

Di solito si dice che la minestra riscaldata non è buona come quella appena fatta. Speriamo però che il detto non funzioni per i blog.
Dopo l'avventura web in compagnia del prode triathleta col benessere (Fabiano per chi ne avesse perso memoria) ritorno a scrivere sulle mie vecchie e ben datate pagine di "Way of life". Un po' come il lento ritorno alla pratica agonistica e all'allenamento fatto con giudizio e attenzione, anche il ritorno al blog vorrebbe essere altrettanto fruttuoso...speriamo in bene!