mercoledì 20 ottobre 2010

Gira che ti rigira

Adoro correre al limite del fiato, è un modo per svuotare quasi completamente la testa, gli unici pensieri che riescono a frullare nella mente sono quelli che mi suggeriscono di alzare o aumentare il ritmo ogni volta che il fiato me lo impone. Non c'è problema o preoccupazione che riesce a scalfire la mia concentrazione e un'ora di corsa vola come fosse un minuto; non c'è salita, pianura o discesa che tenga, le gambe volano e la mente per quei pochi minuti rimane ancorata a loro.
Ieri ho fatto un percorso più o meno consolidato di circa 11,6km, che normalmente percorro in senso inverso; per la prima volta ho voluto provare il giro contrario, scendendo da Oltrona fino a Groppello per poi imboccare la pista ciclabile fino a Gavirate e risalire facendo il Sasso di Gavirate. Mi sono sorpreso di me stesso per il gran ritmo che sono riuscito a tenere, anche se ammetto che ho dovuto forzare e non poco negli utlimi due km per riuscire a chiudere con un tempo di poco più alto rispetto a quello che impiego per il giro inverso, 48min55sec.
Busto si avvicina, la condizione si stabilizza e la voglia aumenta, bene così!

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